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Sono oltre sei milioni gli italiani con ipertrofia prostatica benigna

Andrologia Redazione DottNet | 01/08/2019 10:56

Il 50 per cento degli uomini di età compresa fra 51 e 60 anni, il 70 per cento dei 61-70enni e il 90 per cento negli ottantenni

Piu' di 6 milioni di italiani over 50 sono colpiti da ipertrofia prostatica benigna: il 50 per cento degli uomini di eta' compresa fra 51 e 60 anni, il 70 per cento dei 61-70enni, per arrivare al picco del 90 per cento negli ottantenni. Necessita' di alzarsi piu' volte durante la notte per urinare, urgenza di vuotare la vescica in modo frequente anche durante il giorno e getto di urina che diventa sempre piu' debole con una sensazione di mancato svuotamento sono i sintomi piu' frequenti. Segni che, pero', piu' del 50 per cento degli uomini ignora, declassandoli a semplici fastidi legati all' eta', evitando di andare dal medico per curarsi e, spesso, ricorrendo al "fai da te".

L' allarme e' stato lanciato  dagli specialisti in una conferenza stampa al Senato, organizzata da Fondazione PRO (Prevenzione e Ricerca in Oncologia) in collaborazione con Senior Italia FederAnziani, con l' intervento di Pierpaolo Sileri, presidente della Commissione Igiene e Sanita' del Senato. I rimedi fai da te, secondo gli esperti, possono determinare diagnosi tardive. La malattia non deve essere banalizzata e va trattata sotto il controllo del medico, che dispone di terapie efficaci come l' estratto esanico di Serenoa repens, farmaco che agisce come potente anti-infiammatorio e che puo' migliorare la qualita' di vita dei pazienti. "L' ipertrofia prostatica benigna e' una malattia caratterizzata dall' ingrossamento della ghiandola prostatica che comprime il canale uretrale, causandone una parziale ostruzione e interferendo con la capacita' di urinare - afferma Vincenzo Mirone (nella foto), presidente di Fondazione PRO e direttore della Scuola di Specializzazione in Urologia dell' Universita' degli Studi di Napoli Federico II - I sintomi determinano un forte impatto sulla qualita' di vita delle persone, fino a costringerle a scegliere solo luoghi che abbiano la disponibilita' di un bagno nelle vicinanze".

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Nella prima fase della malattia, "piu' del 75% degli uomini non si cura o ricorre al 'fai da te', soprattutto a integratori - spiega Mirone - Un errore grave. Solo il medico e' in grado di trattare l' ipertrofia prostatica benigna che, se trascurata, puo' progredire fino a causare ritenzione urinaria con l' impossibilita' di vuotare la vescica". Il rischio e' di "sfiancare" completamente la vescica e di far soffrire i reni. "Va recuperato il rapporto con il clinico, con lo specialista, facendo capire ai cittadini che la malattia puo' essere affrontata con successo, se individuata in tempo", dice Antonio Magi, segretario generale SUMAI Assoprof (Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana e Professionalita' dell' Area Sanitaria). "Per questo, e' importante che tutti gli uomini over 50 si sottopongano a una visita specialistica una volta all' anno", aggiunge.  

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